Natura Sabina
Come ecosistema la Sabina può essere divisa in tre zone principali: il fondo valle, caratterizzato dai fiumi, torrenti e piccole zone umide; la zona collinare con coltivazione non intensiva, siepi e piccole aree boscose; infine le zone montuose, caratterizzate dalla foresta e dal pascolo alto. Tutti questi ambienti sono stati influenzati dall'attività degli esseri umani, ma il loro impatto è stato limitato dalla natura del paesaggio stesso - molte delle zone più ripide e difficilmente coltivabili sono state lasciate alla vegetazione spontanea, e queste zone sono importanti per la presenza di molte specie animali e vegetali.
Fiumi e zone umide
Questo habitat è stato profondamente cambiato dalle attività degli uomini nel corso dei secoli. Nel passato i letti dei fiumi sono stati alterati e le zone umide bonificate, liberando il fondo valle per la coltivazione e per l'utilizzo dei mulini ad acqua; più recentemente sono stati costruite delle dighe idroelettriche e dei laghi artificiali. Anche se le zone umide oggi coprono un'area meno vasta di una volta, questi cambiamenti non sono sempre stati del tutto negativi, per esempio nella Valle del Tevere, oggi per lo più occupata dalla coltivazione intensiva a causa della sua natura pianeggiante e fertile, la costruzione di una diga idroelettrica ha portato anche alla creazione della Riserva Naturale Tevere Farfa . Gli altri fiumi della Sabina, come il Farfa e la Laia sono molto più piccoli, passano dolcemente per le colline per confluire nel Tevere. Il livello dell'acqua in questi fiumi può variare molto, alcuni si seccano del tutto d'estate. Le parti più alte di questi fiumi non sono inquinate, come dimostra la presenza di specie come la trota, i granchi e i gamberi d'acqua dolce. Le sponde di questi fiumi sono coperte di salici, pioppi e altre specie tipiche dei corsi d'acqua, rifugio importante per molti animali e uccelli e la naturale protezione dei fiumi all'erosione.
Piante tipiche dei fiumi e delle zone umide: Salice bianco Salix alba, Salice caprino Salix caprea, Salice rosso Salix purpurea, Pioppo nero Populus nigra, Pioppo bianco Populus alba, Sambuco Sambucus nigra, Equiseto Equisetum spp., Juncus acutus, Cannuccia di palude Phragmites communis, Farfaracchio Petasites hybridus, Orobanche spp., Capelvenere Adiantum capillus-veneris, Felci Polypodiaceae spp., Veronica beccabunga, Lenticchia d'acqua Lemna minor, Canapa acquatica Eupatorium cannabinum, Gamberaja Callitriche spp., Sedano d'acqua Apium nodiflorum
Animali tipici dei fiumi e delle zone umide: Trotta fario salmone trutta, Vairone Leuciscus soufia, Gambero di fiume Austropotamobius pallipes, Rana italiana Rana italica, Rana verde Rana esculenta, Biscia dal collare Natrix Natrix, Gallinella d'acqua Gallinula chloropus, Merlo acquaiolo Cinclus cinclus, Martin pescatore Alcedo atthis, Airone grigo Ardea cineria, Ballerina gialla Motacilla cineria
Zona Collinare
Gran parte del territorio Sabino si estende sulle colline, tra oliveti, vigneti e campi aperti usati per il pascolo o seminati con erba medica, granoturco, girasoli etc. Il paesaggio collinare impone una taglia mediopiccola ai campi, le zone ripide e difficilmente coltivabili sono solitamente lasciato a bosco. I campi stessi, come le strade e i fiumi, sono spesso delimitati da filari di alberi e siepi, creando un rifugio parziale per la fauna selvatica. Molte specie sono capaci di adattarsi alla presenza umana, ed alcune ne traggono vantaggio: le civette, i gechi, i pipistrelli e le volpi sono comuni nelle vicinanze dei casali, e le rondine usano i centri abitati per nidificare. La coltivazione delle olive ha un impatto relativamente leggero sull'ambiente, i campi vengono fresati uno o due volte l'anno e i pesticidi o erbicidi non vengono quasi mai usati, permettendo la sopravvivenza di molti insetti e piante spontanee. Uno degli elementi costanti del paesaggio della Sabina è la roverella, Quercus Pubescens,si trova spesso lungo le strade o come esempio isolato in mezzo ai campi; molti di questi alberi sono secolari.
Piante tipiche delle zone collinare: Roverella Quercus pubescens, Cerro Quercus cerris, Olmo Ulmus glabra, Corniolo Cornus mas, Vitalba Clematis vitalba, Carpino Carpinus orientalis, Albero di giuda Cercis siliquastrum, Ginestra Spartium junceum
Animali tipici delle zone collinare: Volpe Vulpes vulpes, Riccio Erinaceus europeus, Talpa Talpa spp., Lepra Lepus europeus, Pipistrello albilombato Pipistrellus kuhlii, Lucertola muraiola Podarcis muralis, Geco comune Tarentola mauritanica, Ramarro Lacerta viidis, Civetta Athene noctua, Ballerina bianca Motacilla alba
Zona Montuosa
Le parti più alte o isolate della Sabina sono per lo più coperte di boschi, molti dei quali vengono tagliati a; rotazione secondo pratiche secolare. La specie dominante di queste foreste è il Leccio, Quercus ilex, una pianta sempreverde come moltissime altre di questa fascia vegetazionale, piante capaci di sopravvivere nelle condizioni aride tipiche della zona Mediterranea. Verso le cime della montagne e sui versanti nord dei Monti Sabini è il bosco caducifoglio a predominare, con prevalenza di faggi e querceti misti. La foresta è grande, si estende lungo il dorsale dei Appennini, e viene lasciata relativamente indisturbata; alcune zone sono diventate riserve naturali negli ultimi anni. Ci sono molte specie di animali presenti, persino i lupi vengono avvistati occasionalmente nella zona. Un buon posto per ammirare le specie tipiche di questo habitat è la Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia.
Piante tipiche della zona montuosa: Leccio Quercus ilex, Corbezzolo Arbutus unedo, Faggio Faggus sylvatica, Alloro Laurus nobilis, Acero Acer campestre, Ginepro Juniperus oxycedrus, Viburno Viburnum tinus, Timo Thymus vulgaris, Erica Erica arborea, Asparago Aspargus acutifolius
Animali tipici della zona montuosa: Istrice Hystrix cristata, Tasso Meles meles, Cingiale Sus scropha, Scoiattolo Sciurus vulgaris, Faina Martes foina, Donnola Mustela nivalis, Picchio verde Picus viridis